lunedì 30 marzo 2009

Riflexio 5 – Crossover

Mi sono sempre piaciuti un casino. I crossover dico. Dylan Dog che guida la Ferrari di Martin Mystere. Hulk che indossa il pigiamino con la S e Superman che diventa verde dalla rabbia. Che poi il mio preferito rimane sempre Batman. Troppo Noir, meglio del cioccolato. Insomma mi piacciono le contaminazioni. Lo scambio di idee. Il mondo non è né tutto bianco né tutto nero, ma un'infinita serie di sfumature di stronzi.

Tutto questo per dire che leggendo qua e là nella rete mi sono imbattuto in una Riflexio piuttosto interessante. Un'esponente di quel mondo che a noi maschietti risulta totalmente scognito e inaccessibile si chiedeva come mai sentiamo il bisogno di produrre aria, nelle più svariate modalità, non appena il rapporto di coppia abbia oltrepassato la fase di letto spinto.

Cazzo, scusate, ma mi è scattato il momento distrazione. Porca puttana. Cioè del tipo lui seduto in cucina col cartone del latte in una mano e una Budweiser nell'altra. Lei girata di spalle che guarda nel frigorifero (bel culo va detto). Lui che racconta minchiate sulla giornata lavorativa mentre in realtà si è ritrovato per le mani un botto di soldi. Lei che si gira reggendo tra i denti una boccia di ketchup. Probabilmente fa pendant con il latte cazzo ne so. Nella mano sinistra una sigaretta. Nella destra un pistolone degno di Lucky Luke. Puntata verso il marito. Lui che posa la birra, prende il giornale e comincia a leggerlo noncurante. Mi chiedo, ma lei è incazzata perché lui ha scoreggiato a tavola?

E allora carissima LL ora vengo al dunque. Non vi stiamo dicendo che fate cagare. No. Quando ci produciamo in roboanti peti e prolungati rutti in realtà lo facciamo per motivi molto più lineari. Più semplici. Più elementari. Più atavici. Direi anche più preistorici, ossia uno) perché probabilmente abbiamo lo stomaco o l'intestino a più di 6000 atmosfere e siamo lì lì per esplodere e quindi morire (ricoprendovi di simpatica mucillagine marrone e non è bello) oppure due) perché è un qualcosa di catartico, di rituale, quasi di mistico e soprattutto fuori dalle regole e dovreste sentirvi lusingate per il fatto che ve ne rendiamo partecipi. Ne va del nostro equilibrio interiore. Della nostra stabilità.

In realtà ora che ci penso anche la produzione di caccoloni verdi dà delle belle soddisfazioni. Un po' come fare i puzzle. Ne prendi una bella appiccicosa la lavori con solerzia la appallottoli e la rendi perfettamente sferica. Dopodiché prendi la mira e via di catapulta. E no, anche qui, non ce l'abbiamo mica con voi. No, per niente. Semplicemente stiamo producendo qualcosa di nostro. E allora, ditemi voi, con chi dovremmo condividerlo?

Cristo come adoro i crossover.

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