giovedì 19 marzo 2009

On the Road 3 – Paloma

Siamo fortunati perché in albergo abbiamo anche un bellissimo pub. Er Paloma. Ma mica finisce qua. E no perché Er Paloma vanta anche una variegata cucina tex-mex. E si sa che il fagiolo attira il trasfertista.

Ordiniamo. Due di noi hanno fretta perché di partenza e vanno uno di frutta-mix e l'altro di dolce della nonna con crema qatarina. I restanti due si tuffano invece su una mezza chilata di carne cottura media mi raccomando. Sono le dieci passate di un giorno del cazzo e il numero di presenti non supera la sporca dozzina. Di loro nessuno mangia e nessuno beve. Tornarsene a casa no eh?

La cucina è a vista e vanta ben cinque individui indaffaratissimi. Nutriamo buone speranze che le pietanze arrivino alla velocità della luce. I dubbi che non ci sfiorano sono 1) come mai sono così impegnati se i clienti sono stati mummificati tre anni fa? e 2) come mai sorridono e muovono padelle che risultano disperatamente vuote? E poi quell'uomo. Cosa sta friggendo quell'uomo si chiederà il sostituto procuratore di Chateux-sur-le-Chateux. Ma questa è un'altra storia. Torniamo alla nostra.

Dopo circa trentadue minuti di attesa arriva la frutta. Lo pseudo-maitre ha l'aria tronfia e compiaciuta. Se ne va interdetto al nostro ringhiare. Dopo altri quindici minuti anche la torta è pronta. La cucina è in subbuglio. I cinque addetti festeggiano l'uscita della pietanza inneggiando alla loro efficienza. Ma il sorriso gli si spegne piano sul viso. Terrore. Dov'è il maitre???? E allora eccoli suonare il campanellone tutti e cinque insieme. Ansiosamente in attesa. L'assente colpevole arriva trafelato e stupefatto si complimenta per l'ottimo spirito di squadra. Torna la felicità. E in noi cresce quel sano sentimento di odio razziale.

I primi due di noi abbandonano il campo e a ruota arriva la ciccia a cottura media... media ... media... mediamente anzi no totalmente bruciacchiata. I cinque ci guardano tipo cani bastonati. Noi abbiamo la faccia a punto interrogativo. Il maitre si avvicina a piedi stretti e occhi bassi. Scusate ci dice. Col cazzo gli dico. No è che i ragazzi si sono distratti ci dice. Ti ammazzo gli dico. No è che i ragazzi mentre festeggiavano l'uscita della torta si sono dimenticati che le bistecche erano quasi pronte ci dice. Ora ce le rifai gli dico. Ehm erano le ultime due ci dice. Siete polvere alla polvere gli dico.

Amen.

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