lunedì 17 ottobre 2011

Riflexio 19 - Tavoletta SU Tavoletta GIU'

Intanto inizio col dire che non ho capito che minchia ho fatto ma ho cambiato il layout del blog e ora non ci capisco più una mazza.
A vederlo sembra meglio, ma per gestirlo mi pare un filino più complicato. Da mal di testa direi.

Comunque, quel che volevo esprimere è un concetto che potrei aver già espresso ma non me lo ricordo.

Cara donna che leggi, sì tu proprio tu. Tu che rompi le balle al tuo compagno con la storia della tavoletta del cesso.
Tu che gli rinfacci che "non mi pensi". Che "non mi tieni in considerazione". Che "non mi rispetti perché, dopo aver pisciato, lasci sempre la tavoletta del WC alzata invece di riabbassarla per permettermi di utilizzarla senza doverla toccare".
Tu, grandissima brontolomea.
Tu. Dopo aver pisciato, tu, proprio tu e solamente tu, non puoi cazzo lasciare la tavoletta alzata?!?!
Perchè noi dovremmo riabbassarla e tu, invece, porca di quella miseria, non ti sei mai posta il problema di riabbassarla dopo aver usato il cesso?

Te lo dico io perché l'idea non ti è mai balenata nemmeno per l'anticamera del cervello. Te lo spiego io.
Perchè noi maschietti, con tutti i nostri difetti, non siamo scassacazzi tanto quanto te, cara donna che leggi!

Ho detto.

venerdì 30 settembre 2011

Ristorie 1 - Grazie Mille

Inauguro un nuovo filone. Legato a un ottimo ristorante italiano, posizionato lì dove meno te lo aspetti: a Kota Kinabalu, dalle parti di Center Point.
Il posto si chiama Grazie ed è gestito da un italiano puro, per giunta tifoso della Roma, nonostante dall'accento sembrerebbe essere del nord...
Comunque se passate da quelle parti chiedetegli una focaccia con rucola mozzarella e pomodorini (dovrebbe averla messa nel menu a causa nostra), un carpaccio di manzo e un bel primo piatto col sugo e le polpette. In effetti dovrei consigliare a Marcio di metterci gli involtini alla romana invece delle mere polpette...beh qualcosa da mettere nella todolist per il prossimo futuro.
Il ristorante è in realtà una terrazza con una trentina di posti a sedere, ideale per festeggiare la fine della giornata lavorativa coccolandosi con un po' di gradazione alcolica e con un mix di chiacchiere tra compatrioti.
Per esempio Marcio ci ha confessato di aver comprato un terreno poco fuori Kota Kinabalu per metterci su un maneggio, visto che da sempre a lui piacciono i cavalli. Tanto che voci ci dicono che qualcuno ha avvistato uno dei nostri, il Gigante Bbbbuono, procedere all'imbarco sulla Emirates con una sella come bagaglio a mano. Pare che un paio di hostess abbiano gradito e premiato il ragazzo con un paio di preziosi numeri di cellulare.
Benvenuti da Grazie. E benvenuti nelle Ristorie.
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sabato 17 settembre 2011

On The Road 32 - Verità Dedotte (a.k.a. Ma Vaffanculo Va)

Il check-in è un momento in cui a volte scopri cose di te. Come quando ti guardi allo specchio.
Nel caso specifico lo specchio è di solito una donna generalmente giovane e piacente, spesso sottopagata e che ha a che fare con una clientela che ti fa invidiare le maestre delle elementari con classi da 36 bambini.

Succede a volte come quando sull'autobus un qualche adolescente brufaldoso ti guarda e ti dà del lei e ti chiama signore. E tu sei lì lì per dirgli - senti stronzetto, mi faccio anch'io le pippe coi pornazzi di Moana e mi tiro su tre o quattro spinelli alla settimana. Salvo poi ripensarci su e ammettere a) che quei filmazzi oramai sono ingialliti, b) che lo stronzetto davanti a te tira di coca peggio di un aspirapolvere da 3000W, c) che galoppi meglio di Tex Willer verso i gli -anta anni.

E allora capita che un giorno son lì che volo sull'ennesimo aereo e penso che beh sì in effetti quasi tocco i quaranta e che però cazzo ancora sono in formissima. Sì magari un po' su di peso. Ma mica come sti tre ciccioni del cazzo che hanno messo insieme a me nella fila dell'uscita di emergenza. Cicciabbbombi cannonieri ti viene da pensare. E già, che li mettono vicino all'uscita di emergenza mica per altro, ma perchè i posti sono più larghi sia per la panza che per le gambe. E già...e allora ti coglie quell'immagine della hostess di terra che ti squadra e mentre ti prende il passaporto ti fa sorridendo - le va bene un posto vicino alle uscite di emergenza?, e tu rispondi certo grazie e credi che lei ti reputi una specie di supereroe da disastro aereo. E te ne compiaci.

Mentre invece quella hostess-bilancia ha appena decretato la tua iscrizione al gruppo over quintale.
E allora ne deduci che forse cazzo sei ingrassato veramente troppo. Ma poi no, pensi che ora arrivi a casa ti pesi e ti accorgi che è tutto un incubo.
Però come mai non ti svegli nemmeno quando ti ritrovi a fissare la bilancia lampeggiare con un numero a tre cifre?
Quintale!

martedì 30 agosto 2011

On The Road 31 - La Squaquaranciata Esagggerata

Non ricordo se avevo già postato in passato la mia teoria in merito all'aranciata.
Dunque, come di certo oramai avrete imparato a sapere, da anni mi muovo da un punto all'altro del globo terrestre, causa "trabajo". Mezzo di trasporto preferito aereo.

Ora come, di nuovo, avrete imparato a subodorare...sono spesso alle prese con terribili disastri intestinali che si scatenano nel momento in cui scendo dall'aereo e metto piede in terra straniera.

Le possibili cause? Sarà il Jet Lag ti dice Tizio. Sarà lo sbilancio di pressione durante il volo ti va dicendo Caio. Sarà lo stress di andar lontano da casa pontifica Sempronio. Sarà, dico io, che i limoni che compro all'estero e che mi ficco su per il deretano, dando ascolto ai saggi suggerimenti del "dottore dottore", sono più piccoli di quelli nostrani lasciando spazio all'evacuazione...sarà.

Eppure un bel dì mi colse un dubbio...E se fosse la squaquaranciata?
Mi spiego meglio. Da sempre io, come credo molti altri viaggiatori, mi ingozzo di aranciata prima e durante il volo convinto che aiuti nell'evitare la disidratazione e comunque cazzo, è vitamina C no? E poi è gratis giusto?
Alla fine della fiera mi son sempre sparato un quattro cinque bicchieri di sbobbarancio.

Poi una volta presi una minchia di volo low cost. Quelli per i quali si sono inventati che non ti puoi portare l'acqua a bordo così te la devi comprare. E già. Che le hostess passano col carrellino mentre sbevacchiano coche e chinotti di fronte ai passeggeri assetati e con le labbra rinseccolite dall'aria condizionata.
E vaffanculo, io mai gli ho lasciato una lira. Rinunciando ovviamente alla sbobbarancio e...una volta atterrato...niente sprint da centometrista in cerca di una latrina!

Insomma da quella volta smisi di trangugiare aranciata in volo e la cosa mi ha aiutato, un po' come la dolce euchessina, nel ridurre il grado di sbrodolocacca all'interno del mio corpo.

Ultimamente ho deciso di riprovarci, così, tanto per. Tre voli transoceanici. Tre litri di aranciata, un litro per volo. Sei quintali di diarrea fulminante.
La squaquaranciata, miei cari amici. La squaquaranciata.

Vi prego di farci caso, quando viaggiate. Avete anche voi problemi con la squaquaraciata?

State accorti. La squaquaranciata. Se lo sai la eviti. Se non lo sai spero che sei fortunato e ti ritrovi con un limone pronto all'uso...bello grosso per giunta.

venerdì 22 aprile 2011

Mi ero dimenticato...Basilicata costola costola

Con la speranza e la consapevolezza che tornerò a calcare queste pagine (o similari...mi sono reso conto che in Turchia hanno clamorosamente bloccato l'accesso a blogger...gulp!) mi sono ricordato di essermi scordato di celebrare Basilicata Coast to Coast. O forse l'ho celebrato e me lo sono dimenticato, vallo a sapere.
Il film è di Papaleo. La colonna sonora, o almeno il pezzo di punta, di Max Gazzè.
Per uno che vive all'estero è bello ogni tanto sapere che produciamo qualcosa che fa venire il brividino.
Bravi, sinceramente.

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