giovedì 26 novembre 2009

Vojo fa' Outing 13 - Lingue Felpate

Ieri sera mi rodeva veramente il culo, ma di brutto. Ho dormito tutto insalamato mordendomi la lingua nel sonno, rischiando probabilmente di frantumarmi i denti.
Stamattina ho saltato la colazione, che altrimenti avrei vomitato per il nervoso e sono salito in macchina.
Avessi incontrato chi dico io almeno lo avrei messo sotto con soddisfazione, e invece niente. E nel frattempo continuavo a mordermi le labbra.
Poi mi sono ritrovato a pensare a Damla. E ho cominciato a sorridere e a pensare che sono fortunato.
Ho continuato a guidare sorridendo.
Ho passato i tornelli sorridendo.
Sono entrato in ufficio sorridendo. E che cazzo avrai da ridere direte voi.
Non lo so. E' che il solo pensare a lei mi illumina la giornata.

E poi c'è la consapevolezza che quei quattro leccaculo un giorno si ritroveranno con un bel tocco di merda sulla lingua. E nient'altro. Spero quel giorno di essere lì a guardarli mentre la inghiottono.

Farabutti.

domenica 15 novembre 2009

On the Road 24 - E li chiami tovaglioli?

La questione cessi non è l'unica di interesse qui nel sud est asiatico.
Qualche giorno fa mi sono seduto felice al Sushi bar del Subang Parade (ricordate sì la storia dei trasfertisti e dei CC?). E' un posto decisamente carino in cui il carrellino portavivandegiapponesi costeggia un po' tutti i tavoli del ristorante al contrario di quelli che di solito vedo dalle nostre parti. L'unico neo è che non arriva mai niente di decente percui alla fine si ordina alla carta, o meglio al monitor visto che si fa tutto con mouse e schermo.

I piatti che servono sono decisamente buoni e si presentano anche bene come potete vedere.




















Il problema invece catastrofico sono le dimensioni dei tovagliolini che usano in Malesia e temo in gran parte dei paesi limitrofi: una pezzetta grande quanto un francobollo e della consistenza della carta velina di bambinesca memoria. Ho scattato una foto con a riferimento il mio possente gioiello tecnologico Nokia.
Alla fine del pasto ne ho contati 253 sparsi sul tavolo.
Quindi miei cari sudestasiatici, ve lo dico bonariamente, che se tutto ciò lo fate per salvaguardare l'ambiente, beh insomma secondo me non avete veramente capito un cazzo.


sabato 14 novembre 2009

Tracce Sparse 1 - Le molliche

Ho deciso di tenere traccia di commenti del sottoscritto che piacciono al sottoscritto stesso di me medesimo.
E quindi nasce tracce sparse. Sono egocentrico e narcisista e questo fa molto bene al mio Io.
Oltretutto così mi vien facile anche mettere qualche link a robe di altri che mi è piaciuto leggere.

Leggevo la chiaratiz, in particolare questo post qua. E allora alla chiaratiz bisogna pur rispondere.


io i pensieri li scrivo sui fogliettini di carta. quelli che poi puntualmente mi perdo.
e penso che mi piace l’idea che qualcuno poi magari un giorno li ritrova.
liberi
.

venerdì 13 novembre 2009

Trash 17 - Lo Spruzzino Multiuso

Da quando mi aggiro per la Malesia sono angustiato da un fenomeno davvero brutto e imbarazzante.
I bagni non hanno mai lo spazzolone da cesso. Avete capito no? Quello che in mancanza d'altro va bene anche per lavarsi i denti. Quello lì insomma.
Se il WC ha l'acqua a livello "sfiora-chiappa" allora il problema non si pone, ma in caso contrario e con una consistenza della creazione molto sul "budino morbido", si può creare l'effetto free-climbing, detto anche sgommate marroni, a volte fritte, sulle pareti della tazza dove passano stronzi che sembran treni.

Insomma mi sono ritrovato, a volte, a tirare lo sciaquone ripetutamente per sei o sette volte, nei casi peggiori a grattare via con le unghie quello spettacolo indecente.

Fino a che una lampadina non mi si è accesa fulminata nella mente. Lo spruzzino da culo. Quello col getto infame e incontrollabile. Ecco quel coso là è perfetto per ripulire la tazza dopo averci dato dentro.
Molto meglio delle mani.

mercoledì 11 novembre 2009

Voglio fa' Outing 12 - Io voglio bene a Jin

Jin, il fortunato personaggio della serie Sangue e Merda. Jin, proprio lui, io lo adoro. Ma veramente un sacco. Lui chiede consiglio al mondo per qualsiasi cosa. Tempo fa doveva comprare il cellulare LG ULMVattelapesca e allora ti ritrovavi messaggi con richieste di pareri ovunque, su facebook, sullo stato della chat di gmail, sulle bottiglie di spumante al tavolo delle sue serate glamour.
Poi è stata la volta del "che pneumatici compro per la macchina?". E poi c'è stata la volta della marca di vaselina, quella della zona dove comprare casa e quell'altra ancora del colore delle mele. Il tempo delle mele.

E allora io proprio a Jin glielo voglio dire.

MI HAI POLVERIZZATO LE PALLE, DAMIANO!!!!!!!!!!!!!
Però ti voglio bene uguale.

Tutti i conoscenti sono i benvenuti nell'insulto al personaggio in questione.

sabato 7 novembre 2009

Trash 16 (ter)tris - Lo Spruzzino da Culo, come ti arredo una casa

Sempre quella personcina lì, ho scoperto che dal 2003 è sommelier e che ha un archivio dove ci tiene i souvenir dei suoi viaggi.
E allora mi son detto che in effetti anche io vorrei essere un degustatore, anche se non so esattamente di cosa, e avere un mio personalissimo archivio da sfogliare e vedere quando ne ho voglia. E d'improvviso come foglie sui rami mi è venuto in mente nuovamente lo spruzzino da culo. Un oggetto che renderà la vostra casa più calda, più accogliente.

E siccome io non ho dei colleghi ma degli amici dal cuore immenso e rosso (con un paio di eccezioni che tutti tutti forse quasi tutti conoscete...) allora Mr. Macintosh mi ha fatto dono di questo suo scatto. Sulla sinistra si nota un avanzato sistema automatizzato di sprutzano (dal vocabolario della crusca, sprutzano: sm, bla bla, meglio noto come spruzzino da culo). Pigiando un pulsante esce lo sprutzano originale da culo, con l'altro appare invece magicamente lo sprutzano modificato per piselli e passerine.

Mandarin Hotel, Kuala Lumpur. (Chissà chi mi darà una mano a metter su questa collezione di sprutzani...altro che farfalle!!)

PS dell'ultimo secondo. Sulla sinistra potete notare il famoso telefono da toilette.


giovedì 5 novembre 2009

Coffee Machine 9 - Forza Liverpool!!!!

Va detto che sono un grandissimo appassionato di calcio fin da quando ero ragazzino.

Quindi se qualcuno mi spiega che cazzo ci fa Carlo Lucarelli sulla panchina del Liverpool, ecco io gliene sarei eternamente riconoscente.



mercoledì 4 novembre 2009

Quaranta Ladroni senza Babà 8 - L'otto e la motocicletta

Leggendo un post all'aperol mi è venuto da sorridere perchè proprio ieri col Vikingo si parlava di esami per la patente A e del famoso otto da percorrere col mezzo.
Il Vikingo non c'è mai riuscito a passare quella prova lì. Dovete sapere che ha un'idiosincrasia congenita per il numero otto, tanto che da piccolo a Torvaianica i genitori gli compravano solo materassini da mare. Perciò quando si trova a tre quarti della figura da percorrere, abbarbicato sulla rombante due ruote, lui decide puntualmente di tirare dritto e di disegnare un nove.
L'ultima volta come esaminatore gli capita una donna, per giunta giovane e piacente. Una gran figa insomma, ma acida come la morte. Il Vikingo viene chiamato per ultimo e la tipa gli comunica l'esito dell'esame.
- Ti boccio. E non voglio sentire storie - dice lei.
Il Vikingo prova con sguardo ammaliatore a conquistarla, poi capendo che non c'è trippa per gatti tenta di impietosirla con la pupilla da bassotto bastonato.
- Ti boccio, niente da fare. Niente storie e niente sguardi da verginello.
Al che lui si alza e con gesto navigato si cala pantaloni e mutande in un colpo solo.
- Vabbene stronza, ma almeno succhiamelo.

Fortuna che oltre a essere acida fosse anche una gran maiala.
Una maiala professionale però, molto professionale. La patente non gliel'ha data lo stesso.

PS notizia dell'ultima ora: ho convinto il Vikingo che in effetti la prova in moto ricorda il simbolo dell'infinito e non il numero otto. E' in lacrime che sta prenotando un altro esame, ci sta che stavolta ce la faccia. 

lunedì 2 novembre 2009

Trash 16 bis - Il telefono sopra lo spruzzino

Al bagno, sul muro, proprio sopra lo spruzzino per il culo citato ieri, ci sta anche un telefono.
Ora non vi sto a dire se al momento ci sono pezzi di stronzo attaccati ai tasti perchè tanto non vi interessa e non mi credereste, sappiate però che inzialmente avevo commesso un errore di valutazione.
L'avevo giudicato inutile e superfluo. Col cazzo.
Quand'è che il collega decide puntualmente di chiamarvi? Esatto. Quando siete comodamente poggiati sulla tazza del cesso.
Di 10 telefonate che ricevo in stanza, nove le becco dal cesso. Le cose sono due, o io passo tutta la vita a cagare (tipo quel tizio che viveva in aeroporto) oppure i colleghi sono tremendamente inopportuni.
Ogni tanto, mentre parlano, mi lascio andare a flatulenze colorite, così tanto per creare interferenze.

Quindi collega, tu che leggi, proprio così. Non è il generatore di corrente quello che senti quando mi chiami al telefono. E' che sto semplicemente cagando.

Tratto da Wikipendia alla voce flatulenza: L'uomo rilascia mediamente dai 0,5 a 1,5 litri di gas al giorno suddivisi in 11-25 flatulenze circa (se ne fate zero non vi preoccupate che io rimetto a posto la media...). Una flatulenza è composta principalmente da gas inodori...(inodori già...)

domenica 1 novembre 2009

Trash 16 - Lo spruzzino per il culo

Qualche tempo fa, parlando di monoliti neri, andavo introducendo il discorso del bagno alla turca e mi chiedevo a cosa servisse il secchiello. Non avevo però preso in considerazione il discorso spruzzetto pulisci culo che si trova di norma in quei paesi, tutti eccetto il nostro, che non adottano il bidè a supporto della tazza del cesso.

In effetti la questione vede le radici anche nel post della Linda sull'argomento 69 e relativa pulitura del sedere.
E allora oggi è andata così.
Mi dirigo al bagno per mollare il bambinone e mentre mi sto calando le braghe mi chiama il mio collega, il Vikingo, dandomi 15 minuti di tempo per l'appuntamento nella hall. Decido allora di affrontare la tazza armato di scarpe, calzini e con mutande e calzoni calati per bene. Spingo per una cosa veloce e tutto procede per il meglio. Pochi minuti e mi tiro su, mi volto odoro e saluto la creazione con amorevole ammirazione.
Di norma la ripulitura mi vede armato prima di carta igienica e poi di doccia per un risciacquo a fondo. Ho però poco tempo e sono vestito. Valuto la possibilità di pulirmi solo con la carta igienica e poi di uscire, ma ripenso alle parole della Linda e, non si sa mai, ne concludo che mi serve dell'acqua per completare l'opera.

Lo guardo. Lo rimiro. Lo studio. Lo spruzzino per il culo, quello che sta accanto alla tazza. Proprio lui. Mi fa l'occhiolino e mi attira a sè promettendomi una pulitura a fondo e senza fatica.
Assomiglia a un piccolo doccino. Pigi il pulsante e esce un getto miracoloso. Decido di provare. Al primo approccio rimango incastrato con le braccia sotto al culo. Capisco che l'unico modo è sporgersi in avanti, buttare palle e pisello al di là del bordo della tavoletta e con la mano destra attivare l'oggetto infernale.
Pigio il pulsante ed è l'Apocalisse. Schizzi di merda invadono nell'ordine la tavoletta, il retro della tazza, la parete di lato e lo specchio di fronte (mi sfugge come ma oramai è una questione di fede).

Mi intestardisco e cambio tecnica. Ora sono pieno di cacca dalla punta dei calzini fino alla schiena altezza reni. Comincio a essere in ritardo. Riattivo l'attrezzo per la terza volta col getto al massimo e il bagno cambia colore. Per 10 secondi rimango a bocca aperta osservando il misfatto, poi il mio proverbiale sangue freddo si reimpossessa di me.
Mi spoglio nudo entro in doccia e mi lavo completamente, poi mi vesto esco raggiungo la hall e la reception. Chiedo del direttore, che prontamente arriva. Gli dico che è bello che l'albergo si stia rinnovando (è pieno di cartelli "signs of change"). Mi ringrazia. Si figuri, dico, tanto più che ho deciso di partecipare anche io mettendoci tutto me stesso. Non capisce. Ho ridipinto tutto il bagno di un marrone bello brillante, gli dico spiegandomi meglio. Lui ancora non capisce.
Gli do un paio di pacche sulle spalle condite da un ultimo consiglio.
Togliete gli spruzzini per il culo.
Poi raggiungo il Vikingo e in macchina faccaimo rotta verso il ristorante "Ciccio" per una bella pizza malese.

Mi viene in mente Trainspotting. Vi voglio bene.

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