E mi è venuta in mente una storia simile a quella del dattero senza cuore. Che poi avreste potuto pensarci anche voi se non foste così lavativi. Già. Alle olive senza nocciolo. Sì lo so che ora le olive vengono snocciolate con processi chirurgicamente industriali. Ma che c'entra. Mi mancate di poesia. Bisogna tornare indietro di qualche decennio.
La scoperta fu fatta da una tipa che aveva una nonna. Come tutti all'incirca. Una nonna che abitava proprio giù in fondo al tacco d'Italia. Sullo spillo insomma. O giù di lì. E questa tipa fa un salto dalla nonnina e te la trova con un'oliva nera infilzata nel suo unico dente. Ommamma dice lei. Aiutami dice la vecchiettina con gli occhi di fuori. E già perché ha le mani impegnate a fare la maglia. E allora la nostra Cappuccetta Rossa le dà una mano e si ritrova in possesso di un'oliva snocciolata. E pensa toh comoda sta cosa. E gluck ingoia l'oliva. E si dà il caso che la giovinastra sia per giunta imprenditrice nell'animo.
Perciò mentre la nonna prepara golfini a ritmi frenetici, a bocca aperta, la nipotina le ficca su per il dente un'oliva dietro l'altra, le snocciola e le ripone in una vaschetta. Che la sera distribuisce ai parenti. Che apprezzano, soprattutto per quella bavetta leggera che ancora oggi potete trovare. Specialmente su quelle nere. E mica si ferma. Mette su un'azienda e ne distribuisce in giro per tutta la penisola. E va forte. Palate di soldi. Ancora esiste e prepara le olive proprio alla vecchia maniera.
E insomma la prossima volta che prendete una capricciosa fateci un pensierino. Al miracolo italiano. E alla nonnina che chissà se è ancora viva. O se l'hanno sostituita. E il dente che fine avrà fatto?
4 commenti:
Bello questo blog: vieni a leggere il mio. http://scrittiapocrifi.wordpress.com/
Potrebbe essere parente di quello che spacca le noci col culo.
:-)
Più un caso simile alla baguette sotto l'ascella francese direi...
Non ci avevo pensato, ma sì. Hai ragione tu.
Posta un commento