domenica 10 maggio 2009

TV & Cinema 2 – Sparizioni



Oggi è andata così perchè mi ero messo in testa di suonare un pezzo con l'acustica. Se cliccate sul simbolo di "play" quassopra, accanto a dove leggete scarica mp3, ci sta che riusciate ad ascoltarlo nella sua versione originale (sì, esatto, quello qua sopra è un player).

Beh vediamo di cominciare dalla fine. Da quando cioè sono rientrato a casa e su un qualche canale del digitale terrestre stavano trasmettendo Vi Presento Joe Black. A parte che lui è bello in modo imbarazzante. Ma a me fa letteralmente impazzire lei, non lo so. La trovo strepitosa. Di solito non capita. E invece quell'attrice, di cui nemmeno ricordo il nome, è veramente troppo troppo troppo. Troppo insomma. E non è nemmeno questo. E' che accendo il televisore e bum ti becco la scena in cui loro si salutano, poi lei si gira ma lui non guarda e allora si rigira e quindi è il turno di lui che con fare ebete si volta e la cerca ma lei oramai se ne sta andando e via dicendo per un altro paio di volte. E lui attraversa e viene investito di botto e immagino ci rimanga più o meno stecchito. E io ero già triste e mi sono intristito ancora di più.

Allora modello flash back vediamo come mai fossi già di umore grigio. Al rientro dalla passeggiata ho trovato l'ascensore rotto e mi è toccato farmi tutti i piani a piedi. Una passeggiata già. Dovuta al motivo che già sapete. Insomma sono uscito e c'era un bel sole. Con l'idea di raggiungere un negozio che esiste da sempre. Da quando andavo alle elementari almeno. Uno di quei punti fermi che sai che esistono. Sempre. E di cui ti servi con regolarità ogni due tre anni. Sono passato di fronte al caffè, poi all'ACI poi al negozio di modellismo e infine alla gelateria e alla libreria. E avrei dovuto usare il passato. Esisteva. Il posto non c'è più. Chiuso. Kaput. E questa cosa mi fa sentire veramente un dinosauro. Mi fa sentire vecchio cazzo. Non so voi. Un rudere insomma. Con una bella cappa di tristezza sopra. Che mi ha seguito per tutto il tragitto fino a casa. Il quartiere cantiere per via delle stazioni metro in costruzione. Il sottopassaggio del treno che ogni anno diventa più decadente. La gente con storie tristi che incroci. E porco cazzo mi sono sbrigato a tornare a casa prima che mi prendesse e divorasse un attacco di agorafobia.

Insomma la sparizione di un qualcosa che ricordavo fin dall'infanzia mi ha leggermente destabilizzato. Una sana sessione sessuale avrebbe potuto riaddrizzare la situazione. E invece nemmeno in cartolina.

E ripeto. Joe Black è un figo della madonna. E vaffanculo.

3 commenti:

nua ha detto...

Però pensa: se tu non avessi fatto la passeggiata, se non avessi scoperto la scomparsa del negozio alla Joe Black, non ti sarebbe venuta la cappa di tristezza e non avresti pensato che ti senti vecchio.Mica male per una domenica mattina.
P.S.: a me Joe Black non sembra un figo della madonna, preferisco Picone.

Laura S. ha detto...

A me Joe Black non piace mica troppo.
Megli orlando bloom in pirati dei caraibi...XD
Guarda il lato positivo...ora per trovare un'altro negozio dal quale rifornirti dovrai camminare di più e più a lungo.
Magari trovi un'altro punto fermo della tua infanzia...
Ciao!

Anonimo ha detto...

Bisogna farsene una ragione, a volte... Bella scoperta, dirai tu! Però devi pensare che non sei affatto un rudere, un vecchio! E' solo che nulla è per sempre...

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