venerdì 9 novembre 2007

Sangue e Merda e Il Piano

La scomparsa del Jin è stata accolta con il massimo sgomento dal gruppo.

Trottola che urla sì Dio esiste e sì Dio è giusto e sì Dio ogni tanto ci ascolta. Ha abiurato il suo ateismo.
Il Pusher eternamente al telefono che tenta di spiegare al Guru che sì il Ginecologo fa parte del team Anatolya2007 e che no non si è fatto di marìa già dal mattino come al solito.
Il Disadattato che scotenna la sua tastiera insultando il Santo che è tutta colpa tua come al solito non ci sei mai probabilmente ce l’hai con me ma io sono forte sto bene con me stesso e però sotto sotto ce l’hai con me e ora Jin è sparito.

Solo l’intervento del nostro uomo turco Baki riporta la calma. Arkadashi, amici, You need a plan. Pianificazione scandisce in un italiano da 10 e lode con french kiss.
Dopo aver consultato il vocabolario della Crusca, meditato su questa nuova parola e pur concordando pienamente lo corchiamo di botte. La suoneria del Fenerbache sul cellulare non si regge. Non si regge proprio.

Ma noi un piano ce l’abbiamo. Eccome se ce l’abbiamo. E’ che ci manca la voglia tutto qua.
Comunque la nostra fine strategia prevede l’abbandono immediato di tutti i siti e l’ammassamento delle truppe all’Overlook Hotel per cominciare la compagna turka. Roma non è un problema, non sanno nemmeno se siamo vivi o morti. Al cliente si propinano le solite stronzate da ditta made in Italy. A Istanbul sanno che siamo a Ankara, a Ankara che siamo a Izmir, a Izmir che siamo a Antalya, a Antalya che siamo a Dalaman. A Dalaman ancora non hanno capito nemmeno chi cazzo siamo. Per coprirci da eventuali telefonate incrociate facciamo buon uso delle conoscenze di Chef. Turkmetal indice sciopero nazionale di TurkTelecom. E questi quando scioperano scioperano. Siamo con voi Arkadashi MetalmeccaniciItalianos.

Giornata memorabile.
Giornata memorabile che raccontiamo solo grazie ancora al Boss e alla sua I wish I were blind.
Meno male cristo che ci vedo benissimo.
Siamo ancora vivi. Siamo ancora vivi. Siamo ancora vivi. Il cielo a Ankara ancora non ci è caduto in testa.

Siamo ancora vivi.
Perché lo sai che lì per strada c’è la solita buca.
Perché lo sai che proprio ieri l’hanno finalmente riempita con l’asfalto invece che con la solita merdosa terra.
Perché lo sai che lì si viaggia a tavoletta.
Perché non lo sai cazzo che l’asfalto è risprofondato di 2 metri.
Perché lo sai che se chiudi gli occhi almeno non ti vedi passare la vita davanti che porta sfiga.
Perché lo sai Oh ragazzi ma non c’era un nano nella buca?
Perché non sai nemmeno dove sono passate le tue ruote.
Perché tiri il freno a mano scendi tutti insieme e bestemmi nella notte in circolo come streghe indiavolate ma non sai che più avanti qualcuno ha deciso di lasciare uno scalino di 17 centimetri tra due tratti d’asfalto.
Perché lo sai che domani all’Avis chiederai una moto da trial.

I wish I were blind but I am still alive.

Nessun commento:

Post più popolari