mercoledì 8 luglio 2009

On the Road 15 - Cose così

Ok Ankara non è la città che offre di più al mondo. Di storico c'è poco e oltretutto è lontanuccia dal mare. In più ogni volta che ti muovi devi mettere in cantiere almeno quattro ore per arrivare da qualsiasi altra parte della Turchia. Va bene, è vero.
Però a me piace la mattina veder passare lo "Simitci" vale a dire il tizio che vende gli simit, delle specie di ciambellozze di pane coi semi di sesamo sopra. Tiepide. Ottime per accompagnare la classica colazione a base di formaggio pomodori e tè. Li vedi camminare con quel cestone in bilico sulla testa urlando per le strade la loro presenza. Certo la percezione può cambiare nel caso in cui vi troviate ancora semidormienti sotto le coperte. Io però non sento nemmeno le cannonate e quindi non mi preoccupo.
E poi mi piacciono i pannocchiari che passano per le strade il pomeriggio. Tu li chiami dal terrazzo, loro si avvicinano e ti vendono una bella pannocchiona calda calda. Sono cose che a Roma te le scordi. Come fare un fischio al padrone del negozietto di fronte casa che in quattro e quattr'otto ti porta un paio di birre gelide di frigo. Ti viene da sederti e tirare un sorriso.

Insomma sinceramente il fatto che l'orizzonte sia lontano sì, ma non invisibile, mi fa stare decisamente meglio.
E poi mi fa impazzire andare dal barbiere che prima mi taglia i capelli, poi mi chiede se voglio un thè o un caffè, dopodichè mi fa un bel massaggio al cuoio capelluto e conclude dando fuoco ai miei peli delle orecchie. Mi rende felice.
Certo probabilmente i miei nipotini, quando sarò nonno, giocheranno a fare Tarzan sulle liane dei miei lobi. Ma fa niente.

Non si può aver tutto. E non tutti gli simit riescono col buco.

7 commenti:

maria rosaria ha detto...

la turchia è bellissima tutta, e l'interno con l'altopiano dell'anatolia ha un fascino tutto suo... e le ciambelle al sesamo una libidine. ciao

Anonimo ha detto...

Ci devo andare, mi intriga questo paese.
Scrittoingrassetto

Laura S. ha detto...

I miei c'erano andati in Turchia anni fa...
Raccontavano di ospitalità, carne di capra e miele. Un casino di miele. Come se piovesse. Era ovunque.
I ciambellozzi sembrano gustosi...

Bab ha detto...

spiegami sta cosa delle orecchie...

Anonimo ha detto...

Nikko, questo pezzo è così bello... Ti viene voglia di prendere e partire...

NikkoHell ha detto...

Eh usano una specie di accrocco d'ovatta tutto infiammettato e poi con sapienti colpetti ti sbruciacchiano i peli. :)

Oltre al miele anche lo yogurt. ovunque yogurt. come bevanda. sulla carne. coi ravioli. coi cetrioli.
ecco cetrioli e yogurt mi fa venire in mente di quella volta...beh vabbè lasciam perder va.

myheart ha detto...

ma sei lì, ora?

quindi il suffisso "ci" vuol dire "il tizio che/del"!?
quindi il tizio dei peli si chiama
"saçci" (più o meno)

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