In questo modo ho sempre acquistato libri che mi hanno dato soddisfazioni.
Di Jonathan Carroll invece ho già letto un bel po' di robe e mi sono sempre chiesto come mai sia poco conosciuto. Forse è per colpa di Alice e il paese delle Meraviglie, non so. E' uno che sa decisamente scrivere. Oltre a essere un bel visionario. In Black Cocktail ci racconta di Ingram Michael e Clinton. Definirei la storia come una specie di fiaba. Arrivi alla fine senza nemmeno essertene accorto. Va detto che come anche in altre occasioni Carroll fa un po' fatica a chiudere le proprie storie con la stessa verve con cui le inizia. A me è piaciuto, consigliato se si è già letto e gradito qualcosa di suo.
Il libro di Quadruppani, Y, invece me l'hanno prestato. Non sono andato oltre pagina cinquanta. E un po' mi dispiace perché si ha l'impressione che la storia valga la pena di essere letta. Non so, a me viene in mente solo una cosa da dire. Un suggerimento a Serge. Prega il Signore che ti mandi un traduttore degno di essere chiamato tale...in bocca al lupo. Buono se fate la raccolta differenziata.
1 commento:
Jonathan Carroll blog!
www.jonathancarroll.com
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